martedì 30 ottobre 2012

India 2012: il pagellone!


Lo scorso weekend abbiamo vissuto il primo dei quattro spareggi iridati tra Fernando Alonso e Sebastian Vettel, andato anche questa volta a favore del due volte campione del mondo tedesco, alla guida di quel mostro chiamato Red Bull.
Neanche il tempo di rifiatare che si va già ad Abu Dhabi, ma prima di fare le valigie concediamoci un attimo per riflettere sui protagonisti del Gran Premio di Nuova Delhi.
Ecco a voi il pagellone del martedì! Buona lettura!




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SEBASTIAN VETTEL: voto 9 
















Allora, la Red Bull è una macchina perfetta in questo scorcio finale di stagione, e questo è sotto gli occhi di tutti.
Come nel 2011, il genio di Adrian Newey ha nuovamente colpito nel segno (stavolta a scoppio ritardato), mettendo una seria ipoteca sul terzo mondiale consecutivo per Sebastian Vettel.
Red Bull perfetta sì, ma il pilota non è da meno.
A pista libera, Vettel fa un altro mestiere sin dai primi giri; scava un solco incolmabile per gli avversari su gomme soft, mentre nella seconda parte di gara gestisce con le mescole più dure.
Una Red Bull che fa scintille (nel vero senso della parola), ma un Vettel tremendamente costante ed efficace quando si tratta di portare a casa il massimo risultato (cosa che invece accade non accade quasi mai con Mark Webber)
Tre gare separano "wonder boy" dal terzo titolo iridato; ma la dietro c'è un cagnaccio rabbioso di nome Alonso che combatterà fino all'ultimo centimetro.
LEPRE

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FERNANDO ALONSOvoto 9.5 - BEST DRIVER














Non me ne abbia Vettel, ma il miglior pilota in gara non è stato lui.
Al secondo posto è arrivato uno che non ha la macchina perfetta sotto il sedere, uno che ha dovuto lottare con la vettura per tutti i sessanta giri di gara, arrivando comunque a soli nove secondi dalla lepre tedesca.
Fernando Alonso è stato ancora una volta strepitoso, c'è poco da fare.
Non riesce a trovare il giro perfetto in qualifica, ottenendo un quinto posto che lascia l'amaro in bocca, considerando soprattutto la scontata prima piazza del rivale in campionato.
Alonso però è un'animale da gara, uno di quelli che non molla mai, qualunque cosa accada.
Partenza spaziale; succhia la scia alle due McLaren e le svernicia sul rettilineo. In uscita di curva Button ha il favore della traiettoria e si riprende la posizione, ma è questione di pochi giri e lo spagnolo chiude la pratica definitivamente in DRS zone.
Alonso vede Webber ed inizia ad imprimere un ritmo indiavolato, avvicinandosi all'australiano su Red Bull e sorpassandolo al quarantottesimo giro, lasciandolo ad imprecare contro il KERS difettoso.
La rincorsa a Vettel è disperata, sono undici i secondi che li separano ad undici giri i alla fine.
Termina a nove secondi al tedesco, marcando il terzo giro più veloce.
Questo è probabilmente l'Alonso più forte di sempre. Dategli una macchina decente, please.
IL GRINTA


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MARK WEBBER voto 6.5
















Dura la vita da numero due.
Sempre messo in ombra da un compagno di squadra tanto, troppo ingombrante. Lui ce la mette tutta, ma per un motivo o per l'altro non riesce mai a concretizzare l'immenso potenziale della vettura, rimanendo costantemente alle spalle del compagno di squadra in gara.
Oggi c'è la scusante del KERS, partito a pochi giri dal termine, rendendo impossibile la difesa dall'arrembante Fernando Alonso.
Chiude terzo a dodici secondi dalla vetta, difendendo il terzo posto in extremis dagli attacchi di Lewis Hamilton; un risultato tutto sommato positivo, ma è lecito aspettarsi qualcosa di più, considerando il dominio assoluto messo in scena ancora una volta dal compagno di casacca.
Spiacevole episodio in conferenza stampa: i giornalisti snobbano completamente il povero Webber, rivolgendo domande esclusivamente a Vettel ed Alonso; lui si incazza (giustamente), prende e se ne va sbattendo la porta.
Giornalisti vergognosi, in questo caso.
EMARGINATO

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LEWIS HAMILTON:  voto 8














Per lui, le ultime gare in un'ambiente che lo ha cresciuto come un figlio sin dai primi anni della carriera.
In qualifica è terzo, a tre decimi dal primo posto di Vettel.
Pronti,via. Le ruote pattinano, lo spunto non è buono e l'anglo caraibico si ritrova invischiato nel corpo a corpo con il compagno Button e la freccia rossa Fernando Alonso, uscendone sconfitto.
A complicare ulteriormente la situazione arriva uno stranissimo guasto all'elettronica del volante; Hamilton è costretto a scalare con la levetta normalmente utilizzata per innestare la marcia, rendendo tutto più complicato.
Sosta ai box, cambio flash del volante (una roba impressionante) e via, di nuovo in pista, pronto a dare battaglia.
Ed Hamilton non si da mai per vinto; spinge al limite ogni giro, recupera secondi su secondi a Mark Webber e lo attacca negli ultimi giri.
Il podio non arriva, ma resta comunque una prestazione di forza e di carattere, lottando contro i problemi tecnici che sembrano perseguitarlo in queste ultime gare in McLaren.
LOTTATORE

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JENSON BUTTON:  voto 6
















Dopo aver ottenuto un buon quarto posto in qualifica, nei primi giri di gara il buon Jenson si dimostra bello pimpante e combattivo. Parte bene, supera il compagno e rintuzza il travolgente attacco di Alonso, nel rettilineo.
Poi si spegne. Tempo poche tornate e l'inglese viene riassorbito dal gruppo; superato dal compagno di squadra, il suo passo non è mai competitivo e finisce per confinarlo in un discreto quinto posto, ad oltre dodici secondi dal compagno di casacca.
Nel finale sembra darsi una svegliata, marcando il giro più veloce in gara. Troppo tardi però.
A SCOPPIO RITARDATO

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FELIPE MASSA:  voto 7.5
















Un sabato positivo per Felipe Massa, quasi più veloce dell'implacabile compagno di squadra, davanti a meno di un decimo.
Lo prima parte di gara è buona, il brasiliano si mantiene vicino a Jenson Button, pronto a sferrare l'attacco. Un'impietosa comunicazione dai box rovina però i suoi piani: "Dobbiamo conservare benzina". Felipe alza il piede nei lunghi rettilinei, Raikkonen si fa sotto, è attaccato ma non ha velocità di punta sufficiente per tentare il sorpasso.
Massa resiste fino al traguardo, dopo una seconda metà di gara passata a guardare negli specchietti, con l'acceleratore pigiato per tre quarti.
A conti fatti, un'altra prestazione molto positiva.
OUT OF FUEL

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KIMI RAIKKONEN:  voto 6.5















Non poteva fare molto di più Kimi Raikkonen in questa gara indiana.
Il setup scelto sin dalle qualifiche privilegiava la stabilità in curva, sacrificando di fatto la rapidità nel lungo rettilineo. Risultato? Impossibile superare.
Rimane per metà gara impantanato dietro ad un Felipe Massa in modalità risparmio carburante, inutili tutti i tentativi di sorpasso.
Chiude settimo, recriminando sul set up della vettura, e te credo.
BLOCCATO

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NICO HULKENBERG:  voto 7.5















In Force India qualcuno si starà probabilmente mangiando le mani, vista la quasi scontata partenza di "Hulk" in direzione Sauber, il prossimo anno.
Il tedesco è ancora una volta a punti, punti pesanti per la scuderia in ottica costruttori, il tutto mentre il quotatissimo compagno di squadra arranca lontano dalla top ten.
Hulkenberg si dimostra ancora una volta maturo ed altamente concreto, specie nelle fasi di partenza dove riesce quasi sempre a recuperare numerose posizioni.
Una volta ottenuta l'ottava piazza, riesce a mantenerla fino al termine senza troppi patemi, mantenendo un buon ritmo e difendendosi dagli attacchi di Grosjean nel finale.
Hulkenberg è sempre più una certezza.
RIVELAZIONE 

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ROMAIN GROSJEAN:  voto 6















Weekend piuttosto anonimo per Romain Grosjean; fuori dal Q3 in qualifica come raramente gli accade, in gara parte piuttosto male e si trova invischiato nella lotta con Maldonado, Rosberg e Senna.
Perdendo tempo prezioso, trova pista libera solamente dopo la sosta, iniziando ad imprimere un ritmo tale da permettergli di ricongiungersi con la Force India di Hulkenberg,nel finale di gara.
Come Raikkonen, anche Grosjean paga in velocità di punta, cosa che rende impossibile l'attacco decisivo allo scatenato tedesco.
Chiude al nono posto, sempre lontano dal compagno di squadra in India.
ANONIMO

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BRUNO SENNA:  voto 7.5

















Buonissimo weekend per il brasiliano della Williams. Salta in macchina solo nelle Prove Libere 2, ma si mostra subito in sintonia con la pista e con il mezzo, centrando il sesto posto nell'ultima sessione di Libere. In qualifica, suo tallone d'Achille, non riesce a completare un giro pulito, chiudendo al tredicesimo posto mentre il comagno entra in Q3.
Come suo solito, in gara si trasforma; parte con il piede giusto, portandosi alle spalle di Grosjean e Maldonado, infilando poi il venezuelano con una bella manovra opportunistica dopo il rettilineo. Mostrando un ottimo passo, dopo la sosta supera Kobayashi e nel finale svernicia all'esterno Rosberg con un'altra bella manovra.
A pista libera imprime un ritmo da top five, marcando il secondo giro più veloce in gara.
Se solo riuscisse a migliorare in qualifica...
ANIMALE DA GARA

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NICO ROSBERG:  voto 5.5













Decisamente un'altro weekend nerissimo per Mercedes, ancora una volta fuori dai punti con entrambi i piloti.
La gara di Rosberg è caratterizzata da una buona partenza, che gli permette subito di portarsi in top ten; la gloria dura poco però, visto che i vari Grosjean, Maldonado e Senna mostrano un passo decisamente superiore.
Rosberg si difende come può, ma nel finale perde anche l'ultimo punto rimasto diponibile, in favore di Bruno Senna.
Una prestazione sottotono da parte del buon Nico, passo gara alla mano, nettamente più lento anche del compagno Schumacher (bersagliato ancora una volta dalle sfighe), ritirato poi.
Con questa Mercedes, però, non si va da nessuna parte.
Hamilton è avvertito.
GRIGIO

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PAUL DI RESTA voto 5














Cosa gli sta succedendo?
Dopo il quarto posto di Singapore si è completamente spento; sempre lontano dal compagno in qualifica (in India si è beccato sette decimi), non si riprende nemmeno in gara dove rema in posizioni di rincalzo, chiudendo a 27 secondi dallo sfavillante Hulkenberg.
Troppi.
Lui si scusa tirando in ballo problemi tecnici di varia natura; va bene una volta, ma dopo tre weekend disastrosi consecutivi, chiaramente c'è qualcos'altro che non funziona.
Che di Resta abbia perso di motivazione, dopo aver accarezzato i sogni Ferrari, McLaren e Mercedes?
In ogni caso, deve darsi una sveglia, e subito.
IRRICONOSCIBILE


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DANIEL RICCIARDO: voto 6.5
















Buona prestazione per Daniel Ricciardo su Toro Rosso. L'australiano, reduce da un ottimo piazzamento a punti nella gara coreana, in India è costretto a lottare per posizioni di rincalzo, con una vettura molto veloce nei rettilinei, ma instabile nelle parti guidate.
Batte Vergne in qualifica ed è autore di una gara tutto sommato costante, issandosi in tredicesima posizione dopo un contatto ravvicinato con Sergio Perez (anche in questo caso, incidente di gara).
Domenica era difficile ottenere di più.
CONCRETO

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KAMUI KOBAYASHI voto 5 



















Altra gara negativa per il piccolo samurai, ritornato nella mediocrità dopo lo spettacolare exploit di Suzuka.
Kobayashi le prende in qualifica da Perez, e in maniera pesante. Il messicano parte ottavo, lui parte addirittura diciasettesimo, a rischio di eliminazione.
La partenza è buona, riesce a recuperare qualche posizione in vista di un primo stint molto lungo.
Passano i giri ma il ritmo non migliora, Perez lo svernicia dopo la sosta e Kamui è costretto a guardare, rimanendo in pista con gomme più usurate.
Gli altri pittano, lui continua. Viene risucchiato dal gruppo e rimane coinvolto nell'incidente con Maldonado. Un'incidente di gara, causato più dalle ali anteriori esageratamente larghe che per colpa dei piloti.
In ogni caso, la gara di Kobayashi è segnata; dopo la sosta riesce a spingere e a girare su tempi buoni, ma ormai è troppo tardi.
La conferma 2013 è sempre più incerta.
PREOCCUPATO

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JEAN-ERIK VERGNE:  voto 5














Anche lui soffre il confronto con il compagno di squadra, specialmente in qualifica, dove si prende un discreto pagone (8 decimi).
In gara solitamente riesce a rimediare, non in India però, dove si vendica del tamponamento subito da Schumacher a Singapore, forandogli la ruota posteriore destra nelle concitate fasi di partenza.
Ala danneggiata, sosta ai box e gomme morbide, ma ormai gara compromessa.
Chiude quindicesimo, riuscendo a tenere dietro Maldonado nel finale.
VENDICATIVO

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PASTOR MALDONADO:  voto 6















Con un'altra prestazione maiuscola in qualifica, riesce a dimenticare tre sessioni di Prove Libere poco soddisfacenti, dove era rimasto relegato in posizioni di rincalzo.
L'estrema abilità sul giro singolo permette infatti al Venezuelano di fare sua la nona piazza in griglia, entrando nuovamente in Q3 a differenza del compagno. In partenza si tocca con Rosberg, senza danni, ma perdendo lo spunto necessario per provare a scalare posizioni. Pochi giri dopo viene attaccato da Grosjean e, andando fuori traiettoria, si fa infilare pure da Bruno Senna. Una volta superato inizia a perdere terreno dal compagno, superato comunque poi ai box per via di un errore in entrata della pit lane commesso dal brasiliano; i due si trovano di nuovo in battaglia, ma c'è anche Kobayashi in mezzo. Maldonado lo attacca, lo supera ma un lieve contatto provoca la foratura della ruota posteriore destra. Come ho già detto in precedenza, credo sia stato un'incidente di gara, provocato più dall'assurda larghezza delle ali attuali, che da macro errori del pilota. 
La sua gara finisce lì, ma nel complesso è parso decisamente meno efficace del compagno.
MALMENADO

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VITALY PETROV (voto 7) e HEIKKI KOVALAINEN (voto 6















E' grande battaglia tra i due piloti in verde, costretti quasi sempre a lottare esclusivamente tra di loro; a spuntarla è nuovamente Petrov, approfittando del guasto al Kers sofferto da Kovalainen nelle fasi finali di gara.
Petrov era stato però anche decisamente più veloce in qualifica, a testimonianza forse di un Kova leggermente distratto e svogliato al momento, forse alla ricerca di un sedile più interessante.
Motivazioni a parte, io ritengo Petrov un onestissimo pilota.
INSEPARABILI

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TIMO GLOCK (voto 5.5) e CHARLES PIC (voto 7)















Qualifiche disastrose per il giovane francese Pic, addirittura ultimo mentre il ben più esperto compagno è di poco alle spalle di Kovalainen. Problemi di assetto e bilanciamento per Pic, prontamente risolti in vista della gara. 
E i risultati sono arrivati.
Il francese ha letteralmente distrutto il tedesco sul passo gara, staccandolo di quasi trenta secondi alla bandiera a scacchi.
Glock finisce doppiato due volte, Pic no.
Questo giovane francese è molto interessante.
GERARCHIE CAPOVOLTE

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PEDRO DE LA ROSA (voto s.v) e NARAIN KARTHIKEYAN (voto 6)















I voti più attesi del pagellone!
Scherzi a parte, la coppia HRT si ritrova a fronteggiare problemi ai freni di vario tipo: surriscaldamento per Karthikeyan, cedimento completo per De La Rosa che si ritrova con il posteriore stampato sulle barriere.
Alla fine il buon Narain, alla gara di casa, riesce comunque ad arrivare in fondo, girando abbastanza forte (per i standard della HRT) nel finale.
SFRENATI

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ritirati
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MICHAEL SCHUMACHER: voto s.v















Che triste conclusione di carriera.
Una vettura ormai allo sbando, incapace di reggere persino il ritmo di Sauber, Force India e Williams.
Tre gare separano il Kaiser dall'addio definitivo al mondo della F1 e, sorprese a parte, saranno tre calvari.
In qualifica paga il confronto con Rosberg ed in gara viene centrato alla prima curva da Vergne. Ruota posteriore forata, sosta e via a spingere, mantenendo però un ritmo ben superiore a quello del compagno.
Si ritira a pochi giri dal termine.
VERSO LA FINE


SERGIO PEREZ: voto 5













Il buon Sergio Perez pare aver perso decisamente la bussola dopo l'annuncio del trasferimento in McLaren nel 2013.
A Suzuka finisce nel ghiaione, in Korea sperona Hulkenberg in partenza e qua si mangia subito le gomme con una guida troppo aggressiva.
Sosta prima di tutti, al quattordicesimo giro, poi cerca di recuperare ma in un corpo a corpo con Ricciardo si fuma la ruota posteriore.
Gara finita, spreca una buonissima qualifica.
VOGLIA DI STRAFARE



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per finire
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BUDDH INTERNATIONAL CIRCUIT: voto 7















Ok, magari non sarà proprio un circuito pro-sorpassi, però sicuramente la pista è tra le migliori di quelle progettate dall'architetto tedesco Tilke.
Velocissima nella prima parte, con una curva cieca in salita ed un lungo rettilineo in pendenza; il settore centrale è tecnico e veloce, destra-sinistra in successione ed un curvone ad ampio raggio a condire il tutto.
Un bel 7 se lo merita secondo me.
TECNICO!


GRAN PREMIO DI NUOVA DELHI: voto 6.5














Un Gran Premio già scritto in partenza, con la prevedibile fuga di Sebastian Vettel. Una gara decisamente piatta, condita qua e la però da spunti interessanti e spettacolari. La splendida partenza di Fernando Alonso, il sorpasso finale su Webber e l'inseguimento a Vettel tra le scintille, le battaglie a centro gruppo con un Senna scatenato e i colpi di scena delle forature.
Tutto sommato, una gara guardabile!
NELLA NORMA

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E si conclude qui il pagellone del Gran Premio di Nuova Delhi!
L'appuntamento è per martedì prossimo, con i miei giudizi sulla trasferta semi-notturna di Abu Dhabi!
Sempre qui, su Passione F1!



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