martedì 9 ottobre 2012

Suzuka 2012: il pagellone!


Tempo di pagelle per i protagonisti del Gran Premio del Giappone.
Chi si beccherà il massimo dei voti e chi verrà rimandato alla prossima?
Scopritelo nelle mie pagelle, basate sull'ordine di arrivo.



____________________________________________________________________________________________________

SEBASTIAN VETTEL:   voto 10



Il weekend perfetto.
Grand Chelem; pole position, vittoria in gara comandando dal primo all'ultimo giro, letteralmente facendo un altro mestiere a bordo di una Red Bull semplicemente spaziale.
E Vettel quando parte davanti è difficile da contrastare... nessuna sbavatura, sempre veloce ed incurante delle carambole che gli scoppiano alle spalle.
Ribadite le gerarchie in casa Red Bull, il due volte campione del mondo si prepara ora a dare il tutto per tutto nelle ultime cinque gare per raggiungere il sogno del terzo titolo.
WONDER BOY

------------------------------------------------------------

FELIPE MASSA:   voto 8.5



Missione rinascita compiuta.
Felipe Massa torna sul podio dopo un digiuno quasi eterno fatto di delusioni, sfortune pochi alti e molti bassi.
E' un Massa subito a suo agio nella difficilissima pista di Suzuka; già dalle prove libere aveva lanciato segnali importanti, dicendosi molto soddisfatto dal bilanciamento della F2012.
In qualifica cambia tutto: montate le gomme soft non riesce a trovare il grip giusto, finendo per essere eliminato dalla sessione finale.
Delusione, rabbia ma voglia di riscatto.
In gara approfitta bene del caos iniziale, sgusciando tra i rottami e imponendo da subito un ottimo ritmo. Dopo il valzer dei pit stop Massa riesce a sopravanzare lo scatenatissimo Kobayashi portandosi in seconda posizione, mantenuta poi fino alla bandiera a scacchi.
Che dire, questo è il Massa combattivo e veloce degli anni migliori, quasi rinato dalle sue ceneri. Vedremo se sarà sufficiente per la riconferma.
FENICE

------------------------------------------------------------

KAMUI KOBAYASHI:   voto 9



Il samurai che tanto avevamo imparato ad apprezzare nelle scorse stagioni è finalmente tornato a Suzuka.
Un pilota apparso scarico, quasi spento da un pò di tempo a questa parte, di nuovo protagonista proprio a casa sua davanti alla sua gente.
Dopo un venerdì poco soddisfacente ecco la trasformazione il sabato; veloce, velocissimo in qualifica, ottiene un terzo posto impressionante considerando il mancato uso del DRS nel lungo rettilineo che precede la famosissima 130 R, causa bandiere gialle per il testacoda di Kimi Raikkonen.
La partenza, uno dei momenti più difficili per i piloti; lui non sbaglia, scatta benissimo e scavalca subito Webber, buttandosi all'inseguimento della lepre Vettel.
Il tedesco è troppo veloce oggi, anche la Ferrari ha qualcosa in più sul passo gara con Massa che lo passa dopo la sosta; Kobayashi non perde però la concentrazione, difendendo strenuamente nei giri finali un podio troppo importante per lui.
Ce la fa, Kobayashi è terzo, può ringraziare e festeggiare davanti alla folla impazzita.
LUI E'...SAMURAI! cit

-----------------------------------------------------------

JENSON BUTTON:   voto 7



Un weekend segnato fin dal principio per Jenson Button.
Sostituzione della scatola del cambio, inevitabile visto che il problema riscontrato da Hamilton a Singapore, era presente anche nel cambio di Jenson.
Meglio evitare un altro zero in classifica, ma la penalizzazione di cinque posizioni in griglia arriva di conseguenza.
Button non molla, in qualifica spinge ed è terzo, dietro soltanto alle imprendibili Red Bull, mentre il compagno Hamilton è nono.
Parte ottavo, con l'obiettivo rimonta stampato nella mente. Autore della solita gara costante, risale tenacemente approfittando anche delle sventure altrui e solo uno stoico Kamui Kobayashi gli impedisce di salire sul gradino più basso del podio.
Tutto sommato, un buon risultato, approfittando delle disgrazie altrui.
TENACE

-----------------------------------------------------------

LEWIS HAMILTON:   voto 5.5



Prima gara dopo l'annuncio shock del passaggio in Mercedes per il 2013.
Hamilton parte bene il venerdì, dicendosi ottimista per il weekend.
Sabato cambia tutto, le altre scuderie progrediscono e lui si ritrova con una vettura troppo sottosterzante ed un setup mal bilanciato. La qualifica è un calvario, soltanto nono, dietro al compagno nonostante la sua penalizzazione. Una domenica difficile in vista.
In gara scala posizioni dopo il patatrac iniziale; calmate le acque torna a soffrire con il sottosterzo ed è costretto ad arrendersi agli attacchi del suo successore in McLaren, Sergio Perez, che lo infila al tornantino.
Fa sempre strano vedere un Hamilton in costante atteggiamento difensivo, abituati come siamo a vederlo attaccare a spron battuto. Nella seconda parte di gara le cose migliorano, il feeling è ritrovato e i tempi si abbassano, bello il corpo a corpo con Raikkonen che gli vale la quinta piazza, ad oltre venti secondi dal compagno di squadra.
Risultato da festeggiare, visto che probabilmente sarebbe stato ottavo-nono senza il crashJean iniziale, ma prestazione decisamente sottotono nel complesso.
SPENTO

-------------------------------------------------------------

KIMI RAIKKONEN:   voto 6



Weekend piuttosto frustrante per Kimi e la Lotus.
Salta praticamente tutta una sessione di prove libere per un problema al KERS, fatica in qualifica andando pure in testacoda nelle fasi finali e creando grande scompiglio nella corsa alla pole.
Intervistato descrive l'accaduto con un semplice: "I spun".
Momento concitato alla partenza quando, stretto verso l'esterno,  pizzica la ruota posteriore sinistra della Ferrari di Alonso, causando un testacoda e il ritiro dello spagnolo.
Contatto di gara, può succedere.
Dopodichè gara senza alti ne bassi, protagonista in uno spettacolare corpo a corpo con Lewis Hamilton in uscita box.
Il passo gara Lotus non era competitivo e, dopo un inizio di mondiale sfolgorante, la squadra di Enstone rischia veramente di essere risucchiata in classifica.
FRUSTRATO

-------------------------------------------------------------

NICO HULKENBERG:   voto 7.5



Altra buonissima prestazione per il promettente tedesco della Force India.
Si qualifica bene, in Q3 a differenza del compagno di squadra Di Resta. Una decima posizione conquistata sulla pista, ma vanificata dalla solita penalità per la sostituzione del cambio che lo relega in quindicesima piazza.
Pronti,via, partenza eccezionale e abilità nel districarsi nel caos. Alla fine del primo giro è ottavo.
Approfitta del suicidio sportivo di Perez per arpionare la settima posizione, mantenuta poi fino al traguardo, dopo una strenua difesa su un più veloce Pastor Maldonado.
Altro ottimo piazzamento per Hulkenberg, che lancia segnali sempre più intensi in direzione Maranello.
PROMESSA

-------------------------------------------------------------

PASTOR MALDONADO:   voto 7



Finalmente lo scatenato Pastor torna a punti dopo un lunghissimo digiuno iniziato, per ironia della sorte, proprio dalla splendida vittoria di Barcellona.
Per Maldonado e la Williams un weekend non facile; alcuni problemi al setup hanno impedito al venezuelano di entrare in Q3, cosa a cui ormai ci aveva fatto l'abitudine.
Parte dodicesimo, si insinua senza problemi tra le carambole e si mette subito alla caccia della Force India di Nico Hulkenberg.
Prima parte di gara oculata da parte di Maldonado, impegnato nella gestione gomme, per poi sfoderare la velocità nell'ultimo tratto, mostrando un passo da quinto posto vanificato dall'impossibilità di passare Hulkenberg tra i curvoni veloci di Suzuka, sempre spettacolari ma decisamente poco inclini a concedere possibilità di sorpasso.
Gara solida, come a Singapore e a Monza, mostrando un deciso miglioramento nella sua maturità di guida.
TRANQUILLO!

-------------------------------------------------------------

MARK WEBBER:   voto 7



Ottimo in qualifica, soltanto un piccolo errore al tornantino gli impedisce di avvicinare ulteriormente il compagno Vettel.
In gara non parte benissimo, viene scavalcato dallo scatenato Kamui Kobayashi, tutto tranquillo fino all'imbocco del curvone quando viene speronato brutalmente dal solito Romain Grosjean.
Testacoda, fermata forzata ai box, gomme dure e via, di nuovo in pista.
La Safety Car rientra mentre lui deve ancora riagganciarsi al serpentone di vetture, ma non molla. Svernicia tutte le "cenerentole" e completa un lungo primo stint già in zona punti. Dopodichè altro stint piuttosto lungo, fino a raggiungere la nona posizione a solo otto secondi dalla quinta.
Considerando la sfortuna in partenza, una buonissima gara la sua, una rimonta propiziata da una vettura fantastica.  Epica (e giusta) la tirata d'orecchi fatta a Romain Grosjean nel dopo gara.
WEBBERMUNTADA

-------------------------------------------------------------

DANIEL RICCIARDO:   voto 7.5



L'uomo del decimo posto.
Il sempre sorridente Daniel Ricciardo sta portando quasi costantemente a punti la sua Toro Rosso, macchina non esattamente eccezionale, mentre il compagno per un fatto o per l'altro è sempre più indietro.
Il giovane australiano è stato protagonista nel finale di una bella battaglia contro un Michael Schumacher in rimonta dalle retrovie.
Un duello tra due generazioni, vinto questa volta dal buon Ricciardo che riesce abilmente a neutralizzare tutti i tentativi di attacco del Kaiser di Kerpen, prendendosi un meritato punto.
MATURANDO

------------------------------------------------------------

MICHAEL SCHUMACHER:   voto 7



Affrontare il weekend immediatamente successivo all'annuncio del ritiro non deve essere stata cosa facile per lui.
Sbatte nelle libere, scatenando l'ilarità di giornalisti faziosi.
In qualifica regola  il compagno Nico Rosberg (cosa accaduta spesso durante l'anno) ma deve retrocedere di dieci posizioni per la penalità rimediata a Singapore per l'incidente con Vergne.
Gara di strategia, riesce a rimanere fuori dai guai al via per poi andare di passo rimontando di posizione in posizione.
Bellissimo il sorpasso di forza su Di Resta alla prima curva, nel finale non riesce a sorpassare un combattivo ricciardo per la decima posizione.
Senza la penalità sarebbe stato certamente a punti, anche se la Mercedes pare diventare sempre più l'ombra della vettura vincente di inizio stagione.
STO(R)ICO

-------------------------------------------------------------

PAUL DI RESTA: voto 5.5



Prestazione insufficiente durante l'arco del weekend per lo scozzese Paul Di Resta su Force India.
Incidente nelle prove libere ed eliminato in Q2 mentre il compagno si qualifica.
In gara accusa problemi alla frizione in partenza, finendo così nelle retrovie. Dopodichè rimane imbottigliato nel traffico ma riesce comunque a scalare di posizioni,  non mostrando mai però un passo davvero competitivo e venendo attaccato anche da Vergne su Toro Rosso nel finale.
Weekend da dimenticare.
ALTALENANTE

-------------------------------------------------------------

JEAN-ERIK VERGNE:   voto 5.5



Sfortunato a Monza per il cedimento della sospensione, sfortunato a Singapore per il tamponamento subito da Schumacher, pasticcione e poco competitivo a Suzuka.
In qualifica non si accorge dell'arrivo di un Senna al suo giro buono e lo blocca, costringendolo all'eliminazione. Penalizzato di tre posizioni in griglia.
In partenza Vergne rimane invischiato nel traffico con la Caterham di Kovalainen, perdendo molto terreno e precludendosi, a differenza del compagno, la possibilità concreta di lottare per la zona punti.
IN AFFANNO

-------------------------------------------------------------

BRUNO SENNA:   voto 6-



Dopo uno sfortunato Gran Premio di Singapore, Senna pareva aver trovato velocità nelle qualifiche di Suzuka; stava concludendo un giro sicuramente sufficiente per passare alla fase successiva quando veniva letteralmente bloccato da Vergne alla chicane finale, finendo fuori dal Q2.
Parte sedicesimo, lo scatto è buono e si trova a ridosso di Rosberg, Hulkenberg e Maldonado finchè il gruppone si comprime di colpo per l'incidente di Grosjean e Bruno non riesce ad evitare Rosberg, colpendolo e mandandolo in testacoda.
Ala danneggiata, sosta ai box e gomme dure. Grazie alla Safety Car riesce a tornare in gruppo e rimontare di posizione in posizione, portandosi alle spalle di Michael Schumacher. La penalità arriva nel momento peggiore e pone fine alle speranze di zona punti. Nel finale bel sorpasso su Grosjean all'esterno della 130 R, la curva più veloce del mondiale, dimostrando grinta e pelo.
Deve riuscire a mettere insieme un weekend pulito entro la fine dell'anno per poter sperare in una riconferma.
PASTICCIONE!

-------------------------------------------------------------

HEIKKI KOVALAINEN:   voto 7



Bella gara per il finlandese.
In partenza si trova addirittura undicesimo dopo l'incidente nelle prime curve e straordinariamente riesce a mantenere la posizione per diversi giri dopo il rientro della Safety Car.
All'abbassarsi del ritmo altrui, Kovalainen precipita inevitabilmente indietro, terminando però al quindicesimo posto ben davanti al compagno Petrov.
GARANZIA

----------------------------------------------------------

TIMO GLOCK:   voto 6.5



Dura lotta interna tra lui e il giovane e talentuoso compagno Charles Pic.
Questa volta la spunta lui, riuscendo in una buonissima gara e rimanendo piuttosto vicino alla Caterham.
Probabilmente questa Marussia riuscirebbe a raggiungere il livello Caterham se avesse il KERS.
L'ESPERIENZA PAGA

-----------------------------------------------------------

VITALY PETROV:   voto 4



Battuto per l'ennesima volta dal compagno di squadra in qualifica, in gara è piuttosto indietro quando si becca un drive thru per aver ignorato le bandiere blu; gara per le posizioni di rincalzo compromessa, finisce dietro a Glock.
La sua posizione in ottica 2013 è sempre più in bilico.
PERSO

----------------------------------------------------------

PEDRO DE LA ROSA:   voto 6.5



E' lui l'uomo di riferimento in HRT.
Disputa un'ottima qualifica, battendo la Marussia di Pic ed avvicinandosi a quella di Glock, mentre il compagno rimane ad oltre un secondo di distanza.
Peccato per la gara, dove un problema al pit stop lo costringe a perdere terreno.
LEADER

---------------------------------------------------------

CHARLES PIC: voto 5 (ritirato) - Battuto in qualifica, in gara è sbaglia clamorosamente l'arrivo in piazzola box, perdendo secondi preziosi. Poi cede il motore.
NARAIN KARTHYKEYAN: voto 4 (ritirato) - Non puoi prenderti un secondo di distacco dal compagno di squadra in qualifica. La differenza tra i due è chiara.
NICO ROSBERG: s.v (ritirato) - Dietro a Schumacher in qualifica, viene toccato da Senna in partenza, finendo per ritirarsi. Incolpevole.

---------------------------------------------------------

FERNANDO ALONSO: s.v



Un weekend semplicemente sfortunato per il leader del mondiale.
Si becca le bandiere gialle al suo giro buono in qualifica, perdendo la possibilità di partire almeno dalla seconda fila.
Scatta piuttosto bene ma viene tutto vanificato da un leggero contatto con l'ala anteriore di Kimi Raikkonen, all'interno.
Un contatto di gara che ci può stare, non do colpe a nessuno in questo caso, sta di fatto però che Alonso segna uno 0 pesantissimo in ottica iridata, con la Red Bull di Vettel sempre più vicina.
Le prossime cinque gare saranno decisive.
SOTTO PRESSIONE

---------------------------------------------------------

ROMAIN GROSEJAN: voto 3



E qua arrivano i dolori.
La lezione di Monza sembra non bastare a Romain Grosjean, ancora protagonista di un clamoroso strike al via.
Nell'intento di tenere d'occhio Perez alla sua sinistra, Grosjean arriva come un fulmine sul retro di Webber, schiantandocisi addosso e causando un mega rallentamento dietro che porta ad un altro contatto tra Rosberg e Senna.
Decisamente non ci siamo; Grosjean sembra non imparare dai suoi sbagli, nonostante sia indubbiamente talentuoso come pilota. Webber nel dopo gara va nel suo box, si avvicina e gli dice chiaro e tondo: "Guardami negli occhi Romain. Se continui a correre così, finirai presto fuori dalla F1".
E' ora di cambiare, e subito.
FOLLE

----------------------------------------------------------

GRAN PREMIO DI SUZUKA: voto 6.5

Dopo l'inizio emozionante per vari aspetti, dopo il rientro della safety car la corsa assume sempre più le sembianze di un lungo serpentone.
Qualche sporadica battaglia rivitalizza la situazione, ma nel complesso è stato un Gran Premio appena sufficiente per quanto riguarda lo spettacolo in pista.
Suzuka rimane comunque una pista semplicemente splendida e anche solo vedere le vetture intraversarsi tra i saliscendi giapponesi, vale il prezzo del biglietto.

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia il tuo commento qui!