martedì 19 marzo 2013

Melbourne 2013: IL PAGELLONE! (parte 1)


Una stretta di mano significativa, quella tra il fresco campione del mondo Sebastian Vettel ed il trionfatore di giornata, Kimi Raikkonen.
Il baby-Schumi e l'uomo di ghiaccio: l'uno un giovane talento ormai lanciato sulle leggendarie orme di Michael Schumacher, l'altro un pilota diventato uomo, di ghiaccio come il suo sguardo, assettato più che mai di successi.

Ma ci sono altri protagonisti, altri campioni pronti a lanciare il guanto della sfida all'armata Red Bull, nuove realtà che emergono ed altre che deludono.
Questo ed altro, nel primo pagellone della stagione 2013!
Buona lettura della prima parte (ho qualche problema al pc, domani sera in arrivo la seconda!)

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KIMI RAIKKONEN:  voto 10 - Best Driver 














Sontuoso.
Quasi ci si era dimenticati di Kimi Raikkonen nei primi, caotici giri del Gran Premio di Melbourne. Lui, partito dalla settima piazza dopo una qualifica in condizioni difficili, ha guidato pulito nel caos della partenza, tenendosi fuori dai guai per lanciarsi poi alla rincorsa del trio di testa.
E quando il finlandese comincia a spingere, scava un solco tra se ed il resto della concorrenza, stampando giri veloci su giri veloci con costanza da metronomo.
Nell'arco di una manciata di giri si accoda alla Ferrari Fernando Alonso, marcato poi a uomo durante la prima sosta. A differenza del duo Ferrari e di Sebastian Vettel, però, l'uomo di ghiaccio riesce a limitare al minimo il consumo degli pneumatici (anche grazie ad una fantastica Lotus sotto questo punto di vista), trovandosi in testa a gestire un gap consistente con l'inseguitore Alonso.
A chi lo credeva ormai in crisi con le gomme nel finale di gara, lui risponde con un pesantissimo giro record che  toglie ogni speranza di successo alla casa di Maranello.
Con questo Kimi Raikkonen, in casa Lotus si può iniziare davvero a sperare in qualcosa di più grande di una singola vittoria.
RULLO COMPRESSORE


FERNANDO ALONSO:  voto 9




Come si può vedere anche dalla foto, è un Alonso ottimista quello che sale sul secondo gradino del podio di Melbourne.
D'altronde non potrebbe essere altrimenti, al termine di una gara consistente, non priva di qualche momento di tensione (vedi il duello con Hamilton o l'incontro molto ravvicinato con Charles Pic), ma dove la Ferrari F138 ha mostrato forse il passo gara migliore tra tutti i top team.
La differenza con la Lotus di Kimi Raikkonen l'ha fatta quasi interamente la gestione degli pneumatici Pirelli, ma il potenziale mostrato a sprazzi dalla rossa di Maranello a Melbourne può e deve rassicurare i tifosi, ormai da troppi anni a digiuno di successi importanti.
Alonso, dal canto suo, si conferma nuovamente un'animale da gara: combatte, spinge, si infuria e porta a casa sempre il massimo risultato possibile.
OTTIMISTA 


SEBASTIAN VETTEL:  voto 












Chi non si sarebbe aspettato una facile vittoria del tre volte campione del mondo tedesco dopo il dominio messo in scena nelle qualifiche della domenica?
E invece la realtà della gara ha rivelato una situazione del tutto diversa, una realtà scomoda per Sebastian Vettel.
La partita sembrava finita già in partenza, quando nel corso del primo giro il tedesco ha subito preso ben due secondi di vantaggio sulla coppia Ferrari.
Poi accade l'imprevisto: a stampare giri veloci non è Seb, ma Felipe Massa che, dopo poche tornate, lo riacciuffa mettendosi in scia.
La Red Bull appare instabile, soffre il consumo gomme ed è costretta alla sosta. Da quel punto in avanti la testa della corsa non sarà più avvicinabile per Sebastian, costretto prima ad inseguire uno scatenato Adrian Sutil, a guardare da lontano gli scarichi della Ferrari di Fernando Alonso poi.
Il terzo posto comunque non può e non deve essere considerato un fallimento, quanto un qualcosa di guadagnato in attesa di un probabile ritorno al top, anche in condizioni gara.
Un inizio di campionato diverso da come forse se lo sarebbe aspettato il campione del mondo, ma occhio a dare per morta la Red Bull: Adrian Newey è sempre al lavoro dietro alle quinte.
IN DIFESA



FELIPE MASSA: voto 8














O la va, o la spacca, questo è il motto di Felipe Massa in questo 2013, anno cruciale per il suo prosieguo in F1.
Dopo il fantastico finale di stagione scorso ed un inverno fatto di sorrisi e buonumore, Felipe si presenta subito tonico nelle qualifiche dell'Albert Park, precedendo proprio il compagno Alonso per un nonnulla.
La prima parte di gara è imperiosa: grazie ad una super partenza svernicia Mark Webber e Lewis Hamilton, per poi gettarsi immediatamente all'inseguimento del fuggitivo Vettel.
Alonso ringhia alle sue spalle, ma lui tiene duro e chiude la porta. Ridotto il compagno a più umili consigli, il brasiliano inizia a spingere ed azzera in breve tempo il gap che lo separava da Sebastian Vettel.
E qui si ferma il garone di Felipe Massa; forse penalizzato da una seconda sosta troppo tirata per i capelli, non riesce più a ritrovare il ritmo della prima parte di gara, limitandosi ad osservare da lontano il terzo posto di Vettel mentre la davanti Alonso spingeva ad un ritmo ben più forsennato.
Un vero e proprio cambio di identità tra la prima e la seconda metà di corsa.
Nel complesso però, un buonissimo weekend per il "ragazzo di San Paolo" che, se si confermerà grintoso e competitivo come lo è stato nella prima parte della gara australiana, potrebbe diventare un cliente scomodo per tutti quanti, Alonso incluso.
DOTTOR JEKYLL E Mr. HIDE



LEWIS HAMILTON: voto 8
















Lewis Hamilton in Mercedes? La reazione dei più è stata: "Si vuol fare del male da solo" o ancora "Lasciare la McLaren sarà l'errore che rimpiangerà più in carriera".
Guardate la McLaren ora. Macchina stravolta rispetto all'anno scorso, macchina lentissima e poco guidabile oggi, in difficoltà persino nei confronti della Toro Rosso, con Button che riesce ad artigliare un paio di punti solo in extremis, quando l'anno scorso era sul gradino più alto del podio a festeggiare una splendida vittoria.
Scommessa vinta da Lewis, che si trova ora tra le mani forse l'unica vettura in grado di impensierire la Red Bull su giro secco.
In qualifica è terzo a quattro decimi da Vettel, il primo degli umani.
La prima gara in Mercedes non è stata gloriosa, complici anche le basse temperature della pista che non hanno permesso al duo in grigio di massimizzare la performance degli pneumatici, ma la solita grande tenacia e la naturale velocità hanno portato Lewis a fare suo un buonissimo quinto posto che fa morale per i prossimi Gran Premi.
Sepang e Cina, piste dove questa Mercedes, nettamente progredita rispetto alla "mangiagomme" vista all'opera l'anno passato, potrebbe seriamente dire la sua.
E intanto in McLaren si leccano le ferite.
LUNGIMIRANTE



MARK WEBBER: voto 5.5











Niente da fare, il Gran Premio di casa si riconferma una delusione per Mark Webber.
Come gli capita fin troppo spesso, veloce in qualifica (ma meno del suo compagno), totalmente invisibile in gara.
Se fosse per l'australiano tutte le gare inizierebbero dietro la Safety Car, con partenza lanciata. E' incredibile come non riesca quasi mai ad azzeccare uno start efficace; anche in questa prima gara del 2013 rovina la sua ottima qualifica nei primi 100 metri, facendosi sverniciare da gran parte della diretta concorrenza.
Si riprende sulla lunga distanza, dando il via ad una serie di sorpassi nella seconda parte di gara che lo portano ad un opaco sesto posto finale.
Ma non basta se si ha la pretesa di essere considerato alla pari con il compagno di squadra, ben più efficace.
THE INVISIBLE MAN



CONTINUA.....

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