mercoledì 20 marzo 2013

Melbourne 2013: IL PAGELLONE! (parte 2)


Proseguiamo con la seconda ed ultima parte di questo primo pagellone 2013.
Per la prima parte fai un salto qui!
Parte 1 - Pagelle

Buon proseguimento!
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ADRIAN SUTIL:  voto 8










Una anno di stop e non sentirlo.
Dopo le note vicende legali, Adrian Sutil è stato richiamato al dovere proprio dalla sua ex-squadra, la Force India, alla vigilia degli ultimi test collettivi di Barcellona.
Il tedesco si è trovato così di fronte ad una macchina decisamente diversa da quella che aveva lasciato nel 2011, eppure, sin dai primi giri di test, la competitività del "pianista" è parsa subito di altissimo livello, già paragonabile a quella del compagno Paul Di Resta, giunto alla sua terza stagione consecutiva in squadra.
Ma si sa, i test sono poco indicativi, bisogna aspettare l'Australia prima di potersi sbilanciare.
E a Melbourne, Sutil ha dato spettacolo.
Se in qualifica è rimasto fuori dalla top ten per pochi millesimi, in gara il 30enne tedesco ha mantenuto un passo assolutamente competitivo su gomme medie, trovandosi addirittura a comandare la corsa, anche dopo la sua prima sosta.
Il podio sembra a portata di mano, ma l'ultimo stint con gomme super soft è troppo tirato per i capelli e finisce per rovinare completamente la sua bellissima corsa. Gli ultimi giri sono una sofferenza, Adrian Sutil si vede sverniciare dagli avversari con gomme più fresche gomme, terminando il Gran Premio appena davanti al compagno di squadra, Paul Di Resta.
Una facile top five, forse un podio sfumato in extremis, ma tanto di cappello, soprattutto se considerato il lungo periodo di stop.
PROVACI ANCORA ADRIAN


PAUL DI RESTA:  voto 6,5














Annata cruciale per il talento britannico, campione DTM nel 2010.
Da sempre accostato ai colori Mercedes, l'occasione per il grande balzo arrivò a metà dell'anno scorso dopo una serie di prestazioni positive. C'è chi lo dava quasi per certo in Ferrari, chi in McLaren e chi al posto di Schumi; purtroppo per lui, niente di tutto ciò avvenne, relegandolo ad un altra stagione in Force India.
Deluso per la mancata promozione, dalla ripresa estiva in avanti (Singapore a parte) si spense letteralmente, soffrendo tantissimo il confronto con uno scatenato Nico Hulkenberg, passato poi in Sauber.
A complicare ulteriormente le cose è stato il ritorno di Adrian Sutil, già compagno di squadra nel 2011 (e Paul ne uscì con le ossa rotte), subito competitivo al primo assaggio di pista.
In qualifica la spunta il britannico, autore di una solida prestazione che gli permette di entrare agevolmente in Q3, a differenza del rientrante compagno.
In gara, però, la situazione si capovolge, con Sutil splendido protagonista e un Di Resta in apparente difficoltà nella prima parte di gara. Sulla lunga distanza si riprende e riacciuffa il compagno in crisi di gomme.
Dai box gli comunicano di non attaccarlo all'ultimo giro, lui obbedisce ma mastica amaro nel post-gara.
Una prima gara comunque positiva, anche se il confronto con il compagno inizia a farsi piuttosto scomodo fin da ora.
SOTTO ESAME


JENSON BUTTON:  voto 6,5












"Questa McLaren non può vincere neanche una gara quest'anno".
Parole pesanti quelle pronunciate da un frustrato Jenson Button, al termine di una gara che definire anonima sarebbe riduttivo.
E pensare che un anno fa, stessa pista, il gradino più alto del podio l'aveva fatto suo.
Impossibile replicare quest'anno, non con questa macchina. La nuova McLaren è un disastro su tutta la linea: l'introduzione delle sospensioni pull-rod copiate da Ferrari hanno reso la vettura di Woking poco guidabile ed instabile, nonchè discretamente mangia-gomme.
Nonostante ciò in qualifica riesce a limitare i danni, ma in gara è sofferenza pura. 56 giri passati a guardare negli specchietti, più che pianificare l'attacco al top, lo specchio di una crisi McLaren non nera, nerissima.
Con grande esperienza, lui riesce comunque a metterci una pezza artigliando un paio di punticini.
Ma che fatica.
DELUSO


ROMAIN GROSJEAN:  voto 5.5













Restando in tema di delusioni, non può che fare storcere il naso la prestazione di Romain Grosjean in quel di Melbourne, soprattutto se si considera la posizione finale ottenuta dal compagno di squadra.
In qualifica, suo pane, paga ben cinque decimi nei confronti di Raikkonen, approcciando la gara da una pericolosa ottava posizione (visti i precedenti dello scorso anno).
La paura di provocare nuovi incidenti lo trattiene eccessivamente al primo giro, facendogli perdere posizioni importanti.
Forse per colpa di un setup più orientato alle condizioni da bagnato, forse per qualche inconveniente tecnico, sta di fatto che al traguardo si becca 82 secondi dal compagno trionfatore.
Quasi doppiato, per dire; un punticino però lo porta a casa.
Il ginevrino si sente costantemente sotto esame, e non è un bene; la grinta dello scorso anno pare svanita nel nulla, in pista non sembra nemmeno più lui.
Serve un netto cambio di marcia, a partire dalla Malesia.
INTIMORITO


SERGIO PEREZ:  voto 6













Debutto difficilissimo in McLaren.
"Checo" viene catapultato in squadra nel momento più difficile per la scuderia di Woking, alle prese con un progetto cannato in grande stile.
Dalla sobrietà Sauber alla grandiosità McLaren ce ne passa di acqua sotto i ponti, e lui accusa il colpo nel corso dei test invernali.
Le qualifiche della domenica sono disastrose per il messicano: gomme super soft su tracciato ancora umidiccio e conseguente quindicesimo posto in griglia.
In gara invece fa delle buone cose, rimontando piuttosto brillantemente nei primi giri e lottando nel finale con Grosjean per la conquista di un punticino iridato.
Jenson Button finisce di poco più avanti, dunque un debutto tutto sommato positivo per Gutierrez, nella difficoltà generale McLaren.
SPAESATO

JEAN-ERIK VERGNE:  voto 7













Brillante inizio di stagione per il talento francese, made in Red bull.
Vergne si dimostra pilota assolutamente dotato in condizioni di pista bagnata nel corso del diluvio del sabato, non da meno sull'asciutto dove batte nettamente il compagno di squadra Ricciardo, domenica mattina.
Oltretutto, in gara lotta fino alla fine con Perez, Grosjean e Button per la conquista dei primi punti iridati della stagione, mancati per un soffio.
Niente top ten finale, ma prestazione comunque molto positiva.
Che sia lui il più serio candidato alla sostituzione di Mark Webber in ottica 2014?
PRESCELTO


ESTEBAN GUTIERREZ:  voto 5,5
















Più fuori pista che in pista in questo difficile debutto in F1.
Il ragazzino inizialmente impressiona positivamente sul bagnato, per poi schiantarsi contro le protezioni, ponendo fine alle sue qualifiche. (con tutta probabilità sarebbe passato con il tempo che stava facendo).
Più che mai deciso a non ricascare in grossolani errori nel corso della gara, la domenica pomeriggio di Gutierrez si rivela piuttosto anonima.
Lento sulla sua Sauber (orfana anche di uno sfortunato Hulkenberg), finisce per essere doppiato.
Non un debutto felicissimo, il messicano ha ancora molta strada da fare, anche se sprazzi di talento non sono mancati.
WORK IN PROGRESS


VALTTERI BOTTAS:  voto 6













Subentrato al posto di Bruno Senna come pilota titolare Williams, il giovane talento finlandese riassapora il clima delle gara dopo oltre un anno passato lontano da competizioni ufficiali (nel 2012 non ha corso in alcuna categoria, limitandosi a familiarizzare con la Williams durante le libere del venerdì).
Giunto alla suo primo weekend da pilota ufficiale, l'erede di Kimi Raikkonen non stupisce con effetti speciali, ma porta la macchina a casa in tutte le sessioni.
In qualifica batte un Maldonado pasticcione, in gara approfitta di un suo clamoroso errore per concludere in quattordicesima posizione, doppiato.
Certo, con questa Williams c'è poco da fare, una deludente involuzione rispetto alla splendida vettura da corsa vista all'opera lo scorso anno.
Considerato ciò, il suo debutto non è stato affatto negativo.
CONCRETO



JULES BIANCHI:  voto - Miglior debuttante












Lo ammetto, a Melbourne ho riservato un occhio speciale ai tempi di questo ragazzo, che ha incominciato a stupirmi fin dal primo test disputato a Barcellona.
Sfumata l'opzione Force India (di cui è stato terzo pilota lo scorso anno), Bianchi ha vinto la concorrenza di Luiz Razia (non supportato dagli sponsor) per accaparrarsi il posto in Marussia, una delle ultime due "cenerentole" rimaste in F1 dopo la scomparsa della HRT.
Test di Barcellona: pronti via, macchina completamente sconosciuta ed ecco Jules abbassare di un secondo netto i tempi del compagno Max Chilton (altro giovane proveniente dalla Gp2, e con un sacco di soldi), fatti registrare il giorno prima.
A Melbourne il copione è lo stesso; Jules Bianchi fa la differenza, portando la sua Marussia ad un livello mai visto prima.
In qualifica rifila distacchi netti sia a Chilton che alle due Caterham, in gara tiene addirittura il passo della Williams di Valtteri Bottas per alcuni tratti.
Non fosse stato per una sosta aggiuntiva nel finale, avrebbe staccato il primo inseguitore Charles Pic di oltre mezzo minuto.
Nonostante ciò, ha doppiato il compagno di squadra.
Questo è uno forte, segnatevi il suo nome, anche in ottica Ferrari 2014. (è già nell'orbita Driver Academy)
SORPRENDENTE

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IN CODA

CHARLES PIC:  voto 
Davvero deludente la prestazione delle due Caterham, affidata quest'anno a due piloti dal dubbio talento.
Charles Pic si starà mangiando le mani, considerando che ha lasciato Marussia convinto di fare un grande salto di qualità approdando in Caterham, cosa che prontamente non è avvenuta.
Anzi, la scuderia anglo-russa sembra quasi di un'altra categoria quest'anno, relegando Pic e Van Der Garde alle ultime due posizioni in griglia, dopo una serie di grossolani errori. (entrambi finiscono a muro)
In gara Pic prova invano a contenere lo scatenato Bianchi, tagliando il traguardo a venti secondi dal talento made in Ferrari.
Non lo ritengo invece colpevole nella discussa manovra nei confronti di Alonso.
TROLLATO

MAX CHILTON:  voto 6
Non stupisce, a differenza di Bianchi.
Nonostante abbia più esperienza in macchina, viene subito messo in crisi dalle sorprendenti performance del francese, a suo agio fin dal primo minuto.
In qualifica si becca otto decimi, ed in gara è addirittura doppiato.
Vince il duello con la Caterham Van Der Garde nel finale di gara, questo gli vale tutto sommato una sufficienza moolto risicata.
IN OMBRA


GIEDO VAN DER GARDE:  voto 4,5

Pessimo.
Si insabbia durante le libere del venerdì, sbatte in qualifica e si gira al rientro in pista, perde la battaglia con Max Chilton nel finale di gara, arrivando ultimo.
Peggio di così..
INADEGUATO


PASTOR MALDONADO:  voto 4,5
Chi ben comincia..
Pasticcione in qualifica, dove rimane escluso dal Q2 mentre il giovane compagno se la cava.
In gara sta alla larga dai guai nelle convulse fasi di partenza; è pure tredicesimo non lontanissimo dai punti quando si gira goffamente piazzando due ruote sull'erba in entrata curva, terminando il suo testacoda nella via di fuga.
Pastor perde il pelo forse, ma non il vizio.
CRASHDONADO 2.0

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SFORTUNATI

NICO HULKENBERG:  voto s.v 

Un conto aperto quello tra Hulkenberg e Melbourne; anche lo scorso anno il talento tedesco finì la sua gara al primo giro, per colpa di un problema tecnico.
Quest'anno ancora peggio, tagliato fuori da tutto ancor prima del giro di formazione per un serio problema di alimentazione alla sua Sauber.
Verranno giorni migliori.


NICO ROSBERG:  voto s.v 
Gara quasi fotocopia a quella Lewis Hamilton, finchè un problema tecnico non lo costringe a parcheggiare mestamente la sua Mercedes a bordo pista.
Non il modo migliore di iniziare la stagione.


DANIEL RICCIARDO:  voto s.v 
Anch'egli veloce sul bagnato del sabato, perde invece il confronto con Vergne nelle qualifiche di domenica.
In gara si ritira troppo presto per poterlo giudicare, comunque se la stava giocando.

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IN CONCLUSIONE


GP MELBOURNE:  voto 8















Un buonissimo modo per cominciare la stagione.
Gara comprensibile, poco confusionaria, pulita, con una bella battaglia a quattro per la vittoria fino ad una decina di giri dal termine.
Non sono mancati momenti emozionanti, come la sfida intestina tra Alonso e Massa, lo spettacolare bloccaggio di Hamilton su Alonso e lo scontro sul filo dei millesimi nel finale dai gara.
Un plauso a tutti i piloti per la loro correttezza; contrariamente a quanto accade di solito qui a Melbourne, nessun incidente ha ostacolato il regolare svolgimento dalla corsa.


SKY:  voto 9









Mostruosa la copertura e la completezza del servizio Sky.
Approfondimenti,anteprime e Gp storici da lunedì a mercoledì, conferenza stampa piloti e Live Show a partire dal giovedì, per poi affrontare ovviamente tutte le sessioni ufficiali.
Ottima la squadra, grandiose le analisi tecniche di Fabiano Vandone.
Un must per tutti gli appassionati.


RAI:  voto 5
















Tutto procede liscio, i tifosi che non possono permettersi Sky stanno già pregustandosi la tensione della gara in trincea, frittatona di cipolle e rutto libero quando...ecco che parte la sigla del TG1 a pochi minuti dal via (registrato) della gara....in men che non si dica ti trovi davanti il faccione di Raikkonen esultante, con tanto di scritta a caratteri cubitali: "RAIKKONEN VINCE IL GRAN PREMIO DI AUSTRALIA, ALONSO SECONDO".

No comment. Peccato perchè alla fine non è stato malaccio il servizio offerto (solite mazzonate a parte), e gli ottimi ascolti fatti registrare lo confermano. (aumentando il rammarico per non aver prolungato i diritti, visto il grandissimo successo di pubblico che riscuote la F1 ogni weekend).


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E con questa bellissima immagine ci salutiamo, appuntamento a settimana prossima per una nuova edizione del pagellone!
E occhio ai monsoni della Malesia!


Lorenzo Lucidi




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